Tutte le fasi della produzione del cippato che non ti aspetti

Tutte le fasi della produzione del cippato che non ti aspetti

La preparazione del cippato essere suddivisa in diversi processi: esbosco, separazione degli assortimenti, trasporto alla piattaforma logistica, cippatura, essiccazione, stoccaggio e trasporto finale.
Ai fini della pianificazione, sin dall’inizio si dovrebbe tenere in considerazione l’intera catena di produzione allo scopo di trovare la migliore soluzione in termini di logistica e di qualità a seconda della destinazione finale del prodotto.
A tale scopo è necessario considerare i seguenti fattori:

• Assortimenti e volumi di cippato che dovranno essere commercializzati, tenendo sempre un margine di sicurezza per imprevisti, nuovi ordini o andamenti stagionali non prevedibili
• Possibili siti per lo stoccaggio, la movimentazione della materia prima e del cippato, l’essiccazione e il carico per la destinazione finale
• Metodologia di essiccazione e relativi spazi (essiccazione della materia prima in modo naturale o del cippato con un sistema ad essiccazione forzata)
• Tempi di essiccazione condizionati dal tipo di materia prima, assortimento e qualità desiderata dal cliente
• Condizioni di fornitura e volumi dei mezzi di trasporto
• Bilancio economico delle operazioni sopra elencate con particolare attenzione al monitoraggio del contenuto idrico nel tempo e quindi della perdita di peso, funzionale anche per centrare la qualità desiderata e certificata.

Fornitura di cippato per grandi centrali:
Se la situazione lo consente, per la fornitura di cippato a grandi impianti è auspicabile adottare il sistema della catena di fornitura diretta – dal campo all’impianto – in quanto essa è l’opzione più vantaggiosa.
La cippatura del legno avviene direttamente in bosco o in campo per mezzo di cippatrici mobili che caricano direttamente i mezzi di trasporto organizzati in spole che conferiscono direttamente all’impianto. Soluzione questa che elimina i costi di stoccaggio intermedio ma che non consente di controllare in modo ottimale la qualità del prodotto. Questa opzione è peraltro possibile solo se la viabilità è percorribile tutto l’anno e se l’impianto di riscaldamento è in grado di bruciare cippato verde (con un contenuto di umidità tra il 40 e il 55%) e se non sono altresì necessarie cataste o depositi di riserva per il cippato legnoso.

Fornitura di cippato per impianti di piccola-media taglia
In questi casi è necessario un deposito intermedio all’interno di una piattaforma logistica, con possibilità di essiccazione del legname da energia o del cippato.

Cataste di tronchi e ramaglia destinati alla cippatura dovrebbero preferibilmente essere allestite in siti ben ventilati, soleggiati – se possibile al di fuori dalla foresta – su una superficie asciutta ed evitando che il legname sia a contatto con il suolo. Nel giro di pochi mesi, questa opzione di stoccaggio intermedio riduce il contenuto di umidità del legno da circa il 50% (stato fresco) ad un valore del 30-35% circa. Per ridurre ulteriormente il contenuto idrico del legno è necessario provvedere a una sua stagionatura più prolungata o eventualmente prevederne la cippatura e successiva essiccazione forzata o naturale sotto copertura.

Lo stoccaggio intermedio del cippato è indispensabile nei casi in cui, durante il periodo di riscaldamento, le capacità di stoccaggio devono essere aumentate. Ove possibile, il cippato dovrebbe essere immagazzinato in depositi di una certa altezza, ben ventilati e riparati da tettoia, affinché l’umidità possa evaporare facilmente.

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